NAPIER cons

Le considerazioni di Russell Napier. Nel suo ultimo commento strategico Russell Napier, famosissimo strategist e storico dei mercati scrive: “Nel mondo pre-Lehman si valutava la domanda e l’offerta per stimare i prezzi futuri. Nel mondo post-Lehman dopo aver analizzato la domanda e l’offerta occorre farsi alcune altra domande: come vogliono che prezzi quel bene/investimento i governanti? quali sono le imprevedibili conseguenze nel tentare di manipolare quel prezzo? e come questo altererà il prezzo?” Personalmente ritengo che tutto questo in realtà accadeva già da tempo e la volontà di alterare i prezzi ha avuto in realtà una accelerazione dopo l’11 settembre 2001 ma con notevoli esperimenti empirici sia con la crisi del LTCM prima e con il millenium bug poi. Messo in cascina questo dato per un’analisi della situazione occorre prendere atto e stabilire che cosa questo comporta nella situazione attuale. Napier si colloca tra gli inflazionisti scettici, cioè tra coloro che ritengono probabile che le strategie governative porteranno all’inflazione in quanto la stessa impossibile da delimitare vista la situazione complessiva, e che questa porterà inevitabili conseguenze negli investimenti. La fine di un era.In particolare per Napier una intera generazione della popolazione dei paesi occidentali ha preteso di non diventare mai più povera e questa pretesa si è interotta nel corso del 2008. L’azione dei governi è finalizzata a rendere politicamente più accettabile questa sconfitta. Molti investitori hanno vissuto in un era dove l’aumento del leverage nei paesi occidentali è stata la chiave dei mercati finanziari per mascherare il declino degli standard di vita. I tre punti fondamentali su cui si è basato questo mondo sono stati: 1) Se il tuo reddito non compera abbastanza cose, indebitati per comprarle. 2) Se il tuo reddito non compra abbastanza cose riduci il tuo risparmio per finanziare gli acquisti.3) Se tu non risparmi per la tua pensione, devi cominciare a speculare per essa. Queste tre tecniche possono lavorare per un certo tempo ma c’è un limite a quanto consumo può essere finanziato con il debito, quanto basso può essere il risparmio prima di causare pensionati più poveri e quanto gli asset possono salire prima che essi collassino. Nessun paese democraticamente eletto può accettare che questo avvenga attraverso una crisi finanziaria tipo la grande depressione, il desiderio di qualunque paese democratico è di rallentare questo declino al fine di renderlo accettabile e la storia insegna che il modo migliore per rendere accettabile questa crescente povertà viene da una combinazione di inflazione, deprezzamento valutario e aumento delle tasse. Consigli di investimento. Per questo motivo Napier consiglia per il suo portafoglio di investimento: 1)Andare corti sul debito governativo dei paesi occidentali Il debito pubblico su GDP crescerà causa situazione demografica anche con alte crescite reali dell’economia. La soluzione governativa di lungo periodo sarà comunque un prodotto interno lordo più elevato nominalmente ma anche più inflazione in quanto la lezione degli anni 30 è stata metabolizzata. Tassazione, inflazione e svalutazioni sono le attuali politiche monetarie dei principali paesi occidentali. 2)Andare lunghi di obbligazioni legate all’inflazione Il bilancio della FED meno liquido riduce la sua capacità di combattere l’inflazione (anche se c’è da dire che le attuali politiche stanno cercando di limitare questo fenomeno) e nessuno si aspetta una soluzione fiscale all’inflazione. MOlto probabilmente la FED si focalizzerà maggiormente sul debito sul PIL accettando più inflazione. 3)Lungo di paesi emergenti Tassi reali negativi producono la reazione di un sistema finanziario più forte di quello occientale con percentuali di credito in eccesso, questo porterà ad un dirottamento degli investimenti sulle aree emergenti con inevitabile rafforzamento valutario e con probabile emergenza dell’asia come del continente dominante. 4)Lungo di dollari… per ora! Gli USA hanno reflazionato prima e termineranno il QE prima degli altri, i paesi emergenti al momento continueranno a supportare il dollaro e la BCE non può permettersi la continua forza dell’Euro. 5)Lungo di oro Nel lungo periodo tassi reali negativi sono positivi per l’oro. Nella fase iniziale di un ciclo inflazionista l’azionario batterà l’oro (come sta succendendo ora) ma il bear market delle banche centrali farà poi ripartire l’oro.In particolare in un commento precedente Napier ritiene che il rally azionario potrà proseguire almeno fino a quando l’inflazione ed i tassi governativi non mostreranno l’avvenuta inversione per un bear market secolare e quindi far deragliare il rally ciclico attualmente in corso.

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